Il 2023 potrebbe diventare un anno decisivo per influencer e creator che intendono emanciparsi dalle aziende e impostare il proprio fatturato sulla produzione di contenuti.
Le novità di YouTube
Un ruolo fondamentale in questa partita lo giocherà YouTube che nelle scorse settimane ha deciso di rilasciare delle funzioni per catturare l’interesse di potenziali community a cui influencer e creator si rivolgono.
Nuova modalità di ricerca
La prima opzione, raccontata da Vincenzo Cosenza (consulente di marketing e innovazione), riguarda una nuova modalità di ricerca basata sulle parole dette in un video.
Questo servizio si aggiunge a quello rilasciato di recente per YouTube Music che può essere utilizzato come un vero e proprio karaoke.
Entrambe le funzioni hanno come scopo quello di fornire all’utente un’esperienza più completa del tempo passata sulla piattaforma. Meno servizi una persona deve cercare fuori da YouTube e più aumenta il tempo di utilizzo del sito.
La ricerca tra le parole dette in un video e il karaoke non rappresentano l’unico asset su cui YouTube ha deciso di investire. Parallelamente al rilascio di servizi il sito di proprietà di Google ha iniziato un investimento sui contenuti.
Sunday Ticket della NFL
Grazie a un accordo che vale 2 miliardi di dollari all’anno il sito di video ha iniziato a trasmettere il Sunday Ticket della NFL, il campionato di football americano. L’utente di YouTube è sempre più lontano dal nativo digitale. Sul sito cerca contenuti non necessariamente nati sulla piattaforma – come dimostra la classifica dei video più visti in Italia nel 2022 -.
Il video più visto su YouTube in Italia
Il video più visto nel nostro paese è l’esibizione di Federico Martelli a Italia’s Got Talent, lo show nato a Mediaset trasmesso poi da Sky/Tv8 e prossimo – secondo alcune indiscrezioni – a migrare verso Disney Plus.
Le canzoni di Federico Martelli sono ispirate a fatti personali, a storie di amici o a cose che vorrebbe far sapere a qualcuno ma che non sa come dire. Tutti i suoi brani contengono la parola “Bello”, che modula all’interno dei testi per esprimere diversi concetti. A Italia’s Got Talent ha presentato l’inedito “BELLO BELLO”, dedicato a tutti i datori di lavoro che si sentono superiori ai loro dipendenti.
La progressiva sostituzione in corso che vede YouTube prendere il posto di altri distributori di contenuti potrebbe diventare un problema per le altre piattaforme e media tradizionali.
Netflix su YouTube
Il condizionale è d’obbligo perché se si pensa all’attività che Netflix sta facendo sulla piattaforma è logico pensare che YouTube possa diventare uno strumento per erogatori di contenuti che necessitano di far conoscere la propria offerta a un potenziale utente/cliente.
Su YouTube Netflix ha deciso infatti di mettere l’episodio completo di “Non c’è bisogno di presentazioni”, lo show di David Letterman basato su personaggi molto noti, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Serial Thriller”
Per il mercato italiano ha, nello specifico, creato il formato “Serial Thriller” visibile appunto su YouTube condotto da Elisa True Crime, una delle creator simbolo dell’anno appena trascorso.
Il canale YouTube di Elisa De Marco (dedicato alle storie di true crime) in meno di 2 anni ha raggiunto i 750mila iscritti e generato un podcast prodotto da One Podcast (la unit del gruppo Gedi che controlla anche Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o) che è stato uno dei più ascoltati del 2022. A pochi mesi dall’uscita del podcast è arrivato anche un libro pubblicato da Mondadori.
In Serial Thriller presenta le serie di Netflix con uno storytelling riconducibile ai contenuti che prepara per il suo canale o altri editori.
YouTube nel 2023
Difficile oggi pronosticare cosa cambierà nei prossimi 12 mesi. Quel che è certo è la centralità (riacquisita) di YouTube per influencer e creator che vogliono costruirsi un percorso al di là delle aziende che decidono di investire su di loro. Non è più cosi vero, come sostengono alcuni soggetti operanti (soprattutto su Instagram) che senza aziende (e relative attività promozionali) non posso sostenersi o esprimere la propria creatività.