Il 2022 sarà l’anno di TikTok, il social usato inizialmente dai Millennials e GenZ che sta diventando un’abitudine anche tra i target più maturi. Ad oggi 1 utente italiano di TikTok su 4 dichiara di aver fatto un acquisto di un prodotto dopo averlo visto sul social.
Per capire meglio questo mercato abbiamo raggiunto Eliana Salvi, Founder & Managing Director di Cosmic, l’agenzia specializzata in campagne TikTok.
Come nasce Cosmic? Quale segmento di mercato presidiate?
Cosmic nasce dalla mia ultima esperienza in TikTok dove gestivo le partnership commerciali dei settori lusso, fashion, retail e beauty. Mi sono accorta che non esisteva nessuno sul mercato che potesse aiutare le aziende dal punto di vista delle giuste idee creative e della produzione e distribuzione organica e paid dei video brevi nati proprio su TikTok ma oggi presenti in vari canali di comunicazione.
Presidiamo dunque il segmento di mercato dei video brevi digitali, verticali e full screen. Mercato in forte espansione e crescita poiché appunto oltre a TikTok, vede la presenza su Instagram e Facebook Reels, Youtube Shorts, Snapchat Spotlight e Triller.
Quale campagna, tra le tante che avete realizzato, rappresenta e spiega al meglio l’agenzia?
Più che di campagna ci piace raccontare come stiamo lavorando con i brand con cui abbiamo rapporti continuativi e di cui gestiamo in toto i canali TikTok: dalle idee creative, alla produzione dei contenuti, al piano editoriale, ai creators che coinvolgiamo e infine anche all’adv che porta followers e video views agli account. Possiamo citare Spotify Italia, Vibram, Motivi, DoDo, Fielmann Italia, Xiaomi come brand di cui gestiamo la presenza su questa piattaforma che ha assunto ormai la stessa importanza di Instagram, Facebook o Youtube.
Con quali criteri scegliete gli influencer/creator che coinvolgete?
I criteri che per noi determinano la scelta di un creator sono sia quantitativi che qualitativi.
I KPI che analizziamo sono: numero di followers, engagement rate e video views medie. L’audience a cui si rivolgono e da cui sono seguiti è un altro aspetto chiave. Infine la qualità dei contenuti che producono, il tone of voice che usano e l’allineamento con il brand di cui devono comunicare i valori e i dettagli.
Sono tutti elementi equivalentemente importanti nella scelta.
Quali sono gli input principali che ricevete dalle aziende per i vostri influencer? In linea di massima come si svolge l’attività che fate con loro?
Gli input principali che riceviamo riguardano: audience, reach e il fatto che non stiano lavorando già con brand competitors o con brand distanti per posizionamento.
Intercettiamo i creators quando è necessario che il messaggio che un brand vuole mandare venga enfatizzato e promosso da un volto che sappia comunicare e che aiuti ad aumentare l’engagement rate e il view through rate del video.
È noto infatti che la presenza di creators in un video TikTok aumenti di ben il 93% il livello di engagement di un video che non presenti una figura efficace nella comunicazione e riconoscibile all’audience a cui ci si rivolge.