Modello, attore e influencer. Gennaro Lillio, nato e cresciuto a Napoli, è un talent poliedrico che dalla moda, passando per la televisione, è approdato al cinema. Su Instagram ha una community numerosa di oltre 500K followers che lo seguono e interagiscono con i suoi contenuti.
Lo abbiamo intervistato ed ecco quello che Gennaro ci ha raccontato.
Gennaro, la tua carriera è davvero esplosiva: tante esperienze televisive, altrettanti shooting e pubblicità come modello, e poi l’approdo al cinema. Ma andiamo con ordine e partiamo dalla televisione: dal Grande Fratello fino a Pechino Express, qual è l’insegnamento più grande che ti porti dietro da queste esperienze?
Inizio dicendo che diciamo la mia “carriera” inizia principalmente dalla moda, dopo di che sono approdato alla tv ed ai reality. Il Grande Fratello lo ricordo come una bellissima esperienza, ma è stato anche un percorso molto introspettivo. Avendo tanto tempo libero in casa, ti soffermi a pensare a tante cose sulla tua vita: gli affetti, i familiari, gli amici, il percorso di vita trascorso… un po’ tutto. Si vive un up and down di emozioni continue perché ci sono giorni che ero stra annoiato – sai stando in una casa per 3 mesi hai tanto tempo vuoto che non sai che fare – poi improvvisamente questa sferzata di adrenalina, botta di vita ed emozioni che ti arrivano dal serale. O magari dinamiche del gioco che succedono all’interno della casa.
La cosa che ricordo di più è l’amore e l’affetto delle persone una volta uscito dalla casa. Cosa che mai avrei pensato, quella di entrare nel cuore nelle case degli italiani.
Pechino Express è un programma totalmente diverso, super dinamico. Non hai mai un momento di noia perché sei sempre in gara, sempre di corsa, sempre in gioco. E vivi continuamente il mondo esterno, i luoghi, le culture dei popoli che ti ospitano. Pechino Express oltre il gioco, che è pazzesco e geniale, mi ha messo a confronto con realtà lontanissime dalla nostra occidentale, essendo le mie destinazioni Thailandia – Cina – Corea. Penso che chi ha la possibilità di partecipare ad un programma del genere deve ritenersi fortunato perché intraprendi un viaggio, un viaggio di vita che mai potresti riuscire a fare da solo da semplice turista. E poi ti apre gli occhi anche su tutte quelle che sono le realtà più umili e ti fa capire quanto siamo fortunati noi ad avere così tanto!
Ricordo che quando lasciavo qualche villaggio in Thailandia per proseguire il mio percorso, regalavo i miei indumenti che portavo in zaino. Erano l’unica cosa che potevo donare perché soldi non ne avevamo (faceva parte del regolamento di gioco) e vedere bambini o persone sempre con la stessa maglietta, o magari scalzi, ti fa capire davvero tanto….
È un viaggio che ti segna, che ti porti sicuramente dentro quando ritorni a casa.

Gli ultimi post del tuo profilo Instagram sono dedicati alla campagna che hai realizzato con Dolce e Gabbana a Capri, nella tua terra d’origine. Qual è l’aspetto che ami di più del lavoro come modello?
Il lavoro di moda ripeto è stato il mio inizio. Ho iniziato a 18 anni, con la moda mi sono pagato gli studi, l’Università, poi man mano sono arrivate tante e tante soddisfazioni. Come la campagna Light blue di Dolce & Gabbana. Questo è stato sicuramente uno dei miei trampolini di lancio, essendo uno spot internazionale con una risonanza pazzesca tra l’altro fatta antecedentemente da David Gandy e Bianca Balti, quindi vi lascio immaginare l’emozione di lavorare su un set del genere. Tra l’altro girarla a 20 minuti da casa mia, Capri!
Ho sempre amato il set , e ancora oggi lavoro tantissimo, ed ogni volta mi analizzo, mi chiedo Genni ti emoziona? Sì!! E allora devo continuare. Questa è la domanda che mi pongo ogni volta, finché mi emoziona stare sui set allora è la cosa giusta per me!
Veniamo al cinema: la tua prima esperienza da attore professionista è nel film “Vera”, dei registi Tizza Covi e Rainer Frimmel, premiato al Festival di Venezia. Qual è la prima cosa a cui hai pensato, quando ti hanno proposto di recitare in questo film?
Riguardo il film “Vera” con la regia di Tizza e Ryan, due registi austriaci pazzeschi, lavorare con loro è stato stupendo. Ma tornando al film, devo dire grazie a Vera Gemma! Per me lei è come una sorella, fu lei in un momento off camera a Pechino Express a dirmi: “Gennaro tu hai la faccia come papà! Tu devi fare l’attore!” Ecco che tornai a Roma a studiare, dopo pochi mesi Vera mi propose alla regista Tizza per un provino, e lei mi propose un ruolo nel suo film. Ed ecco che da lì mi sono trovato sul set a girare con tutti loro!
Ci siamo incontrati 1 anno dopo tutti al Festival del cinema di Venezia, per la presentazione del film in concorso, e sapete benissimo com’è andata! I miei complimenti a mia sorella Vera Gemma per aver vinto il Leone d’oro! E grazie per avermi spinto ad intraprendere questa carriera.
L’ultimo lavoro a cui ti sei dedicato è “Il Diavolo è Dragan Cygan” sceneggiato da Emiliano Locatelli e Enzo Salvi. Raccontaci il tuo personaggio, Daniele, e come ti sei preparato per interpretarlo.
“Il diavolo è Dragan Cygan” è un grandissimo progetto cinematografico dove interpreto il ruolo di Daniele, per me questa è stata una grande sfida ma soprattutto una grande possibilità essendo coprotagonista del film!
Ho lavorato a stretto braccio sul set con Enzo Salvi, un attore pazzesco. Sono stati mesi stupendi, con lui ho creato un bellissimo legame e soprattutto mi ha dato tanto della sua arte, della sua persona, e tanti insegnamenti che mi porto nel mio bagaglio lavorativo e di esperienze di vita.
Oltre Enzo ho avuto modo comunque di lavorare con attori bravissimi sul set come Sebastiano Somma, Emy Bergamo, Ivan Boragine ecc.
Ma non posso non ricordare il mio grande amico regista Emiliano. Un giovane regista di cui sicuramente sentiremo parlare. Mi ha aiutato a lavorare sul mio personaggio, sulle sue emozioni, sui suoi stati d’animo. È stato un lavoro pazzesco, ha fatto uscire fuori cose di me, che messe in scena, erano pazzesche! Non vedo l’ora che esce per vederlo!

Quali sono gli attori che ammiri e che segui sui social?
In Italia io stimo tantissimo Serena Rossi, anche se non ci conosciamo, la trovo un’artista pazzesca, un talento grandissimo!
Poi se volessi buttare un occhio in ambito internazionale beh Cillian Murphy, protagonista della serie Peaky Blinders. Un attore che parla anche quando è in silenzio! Riesce solo con gli occhi e la faccia a comunicare una scena…. Trovo che sia pazzesco il suo livello attoriale!
Come comunichi ai tuoi follower l’uscita dei tuoi film o in generale i tuoi progetti lavorativi? Quali sono i contenuti che ami creare di più per la tua community?
In verità non ho un modo particolare di cominciare sui social, lo faccio sempre essendo me stesso. Senza filtri, senza scalette e senza troppe costruzioni, alla gente arriva quando c’è verità! Finché sei vero arriva sempre che in ciò che fai c’è tanto amore.

Qual è il tuo rapporto con i social e con i tuoi follower?
Solitamente rispondo quasi sempre alle persone che mi scrivono, che mi chiedono consigli, o anche quando mi apprezzano o fanno dei complimenti. Sono sempre molto grato alle persone che mi dedicano il loro tempo per scrivermi delle belle parole.
Però dall’altra parte sono uno poi anche molto severo, perché non tollero invadenza accompagnata dalla maleducazione.
Ci deve essere sempre rispetto per la persona, che sia per strada o su un social, l’educazione e il rispetto sono la base di una buona comunicazione.
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