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Stefania Andreoli, psicoterapeuta social

Anche la psicoterapia è sbarcata sui social e Stefania Andreoli rappresenta uno dei volti e delle voci più apprezzate del campo. La psicoterapia è, senza alcun dubbio, uno strumento importante per trattare disturbi psicopatologici di vario genere ed è proprio lo psicoterapeuta che si occupa della cura di questi ultimi.

Conosciuta anche per alcune sue comparse in radio e in TV come quelle a Non è l’Arena con Massimo Giletti su La7, Stefania Andreoli è considerata uno dei punti di riferimento della psicoterapia per quanto riguarda gli adolescenti. Scopriamo di più sulla vita privata e su quella lavorativa di Stefania Andreoli, psicoterapeuta social scrittrice di libri e non solo.

Stefania Andreoli, la biografia

Nata a Busto Arsizio in provincia di Varese l’1 giugno 1979, Stefania Andreoli si è diplomata al Liceo Classico e si è, poi, laureata in Psicologia Clinica e di Comunità nel 2003 presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. La tesi che ha portato per la sua laurea si intitola Il giovane adulto: problemi di identità e struttura di personalità.

Psicoterapeuta e anche scrittrice – come vedremo più avanti – è specializzata in Psicoterapia Psicanalitica. Nel suo curriculum, ci sono anche un master in Cura e Tutela dei Minori conseguito nel 2015 e un master in Psicoanalisi, Antropologia ed Etnopsichiatria delle Migrazioni ottenuto nel 2022 a Roma.

È sposata dal 2011 con il fotografo Cristiano Zabeo, con il quale ha avuto due figlie: Agnese Caterina Liliana nata nel 2012 e Delfina Eli nata nel 2015. Il noto psichiatra Vittorino Andreoli non è un suo parente, come erroneamente si crede: suo padre, Arturo Andreoli – nato nel 1954 – è stato un direttore di banca.

Stefania Andreoli mentre firma i suoi libri
Foto Credit Account Instagram @lastefiandreoli

Una delle più note psicoterapeute dell’età evolutiva

Stefania Andreoli è una psicoterapeuta impegnatissima, nonché una delle più famose dell’età evolutiva. È diventata, nel 2010, Presidente di Associazione Alice Onlus, associazione di psicologi e psicoterapeuti che sono, per l’appunto, esperti dell’età evolutiva.

A tal proposito, lavora ricevendo sia ragazzi che adulti presso i suoi due studi clinici che si trovano a Milano e a Busto Arsizio.

Stefania Andreoli, da sempre in campo con le famiglie

Stefania Andreoli ha, sin dagli inizi, lavorato con le famiglie, gli adolescenti e la scuola, occupandosi di formazione, prevenzione, ricerca e orientamento. In uno dei suoi ultimi libri, Perfetti o felici – Diventare adulti in un’epoca di smarrimento, la psicoterapeuta ha affrontato un tema importante come quello della salute mentale legato alle nuove generazioni. Come riportato da Libreriamo, l’autrice ha raccontato:

La nuova generazione non è tipica fare la guerra ai genitori. L’adolescenza non la fanno più. Si saltano molte tappe, compresa quella della ribellione verso la famiglia. Siccome i giovani hanno una visione molto attenta all’individuo – ma non in senso narcisistico o edonistico – sanno ripartire dal nucleo personale, dall’Io. Dall’unica cosa che possono conoscere davvero.

Secondo Andreoli, la generazione dei ventenni e dei trentenni è particolarmente attenta al tema della salute mentale, in special modo nel mondo del lavoro.

Stanno dando priorità a cose che dovevano, da sempre, essere messe al primo posto. Pensano alla qualità, prima di tutto, delle cose. Sul loro podio c’è l’attenzione a quegli aspetti che sono da sempre lì, ma da sempre snobbati perché in altri periodi storici non risultavano importanti. I giovani non si prestano a vivere secondo i tempi di chi è venuto prima.

La psicoterapeuta spiega che i ragazzi stanno cercando di creare una realtà nuova, ad esempio “allontanandosi dal concetto di “quantità” di profitto” con l’intenzione di cambiare le cose. Durante il lockdown per la pandemia di COVID-19, è stata di aiuto ai genitori nel rapporto con i propri figli costretti in casa ventiquattro ore su ventiquattro. Da sempre si è dimostrata, dunque, al fianco dei genitori per educarli a educare con consapevolezza gli adulti del futuro.

Ospite in TV da Maurizio Costanzo e Mattino Cinque

Stefania Andreoli è un volto conosciuto anche e soprattutto per le sue diverse apparizioni in TV. Divulgatrice scientifica, è stata ospite di Maurizio Costanzo per discutere, inizialmente, i risultati di una ricerca sulla preadolescenza femminile fisiologica (ricerca coordinata dalla psicoterapeuta).

Oltre a questa esperienza, Andreoli è stata ospite – numerose volte – del programma Mattino Cinque di Mediaset.

In Rai, Mediaset, Sky, in radio e sui quotidiani nazionali

Nel corso della sua carriera, Stefania Andreoli è stata ospite di numerosi programmi Rai, Mediaset e Sky, oltre che in radio e su diversi quotidiani nazionali. Ad esempio, è stata ospite di Non è l’Arena di Massimo Giletti su La7 e su Radio Deejay dove ha conosciuto Alessandro Cattelan che, dal gennaio 2019, le ha proposto una rubrica all’interno del suo programma Catteland: la rubrica vede Stefania rispondere a domande su relazioni e genitorialità poste dagli ascoltatori.

Sempre nel 2019, si è occupata di supervisionare dal punto di vista scientifico l’adattamento italiano di Soul, film d’animazione di Pixar Animation Studios e Walt Disney Pictures. Ha lavorato anche, nelle stesse vesti, a Inside Out e a Red (Turning Red), entrambi film d’animazione di Pixar Animation Studios e Walt Disney Pictures.

Le Fiabe Prudenti sono sette storie scritte, nel 2021, in occasione della miniserie Sky Alfredino – Una storia italiana, dedicata alla tragica storia del piccolo Alfredino Rampi: trattano, infatti, degli incidenti in cui potrebbero incorrere i piccoli e sulla prevenzione di questi. Nel 2021, prende parte – vestendo i panni di se stessa – al film Per tutta la vita di Paolo Genovese diretto da Paolo Costella. Oltre a tutto ciò, Stefania Andreoli è anche scrittrice e collaboratrice di diversi quotidiani come il Corriere della Sera.

I libri e le collaborazioni con le più note testate

Come detto prima, Stefania Andreoli ha collaborato con alcune delle più note testate giornalistiche, pubblicando anche diversi libri. Tra le sue collaborazioni sono da citare quelle con Giunti, Rizzoli, Mondadori, Fabbri e De Agostini. È proprio il suo impegno nella prevenzione della violenza legata all’ambito dell’adolescenza e della famiglia, che la porta ad avviare la collaborazione con il blog femminile del Corriere della Sera, La Ventisettesima Ora e con il Corriere della Sera vero e proprio.

In un suo articolo, ha trattato l’argomento del lockdown durante la pandemia di COVID-19 e come questo abbia influito sugli adolescenti. Il suo viaggio nella pubblicazione inizia con il saggio Mamma, ho l’ansia – Crescere ragazzi sereni in un mondo sempre più stressato, edito da Rizzoli nel 2016 e tradotto anche per l’estero. Nel 2018, sempre da Rizzoli viene pubblicato Papà, fatti sentire – Come liberare le proprie emozioni per diventare genitori migliori (proprio quest’ultimo la porta a sbarcare a Non è l’Arena su La7, dove diventa l’esperta di minori per tre stagioni televisive). Tra le sue altre pubblicazioni, ci sono:

  • Mignolina – Per parlare di disgusto, pubblicato da Fabbri nel 2018;
  • Il brutto anatroccolo – Per parlare di vergogna, pubblicato da Fabbri nel 2018;
  • Cenerentola – Per parlare di rivalità, pubblicato da Fabbri nel 2018;
  • La bella addormentata – Per parlare di amore, pubblicato da Fabbri nel 2018;
  • La bella e la bestia – Per parlare di rabbia, pubblicato da Fabbri nel 2018;
  • Il principe ranocchio – Per parlare di gioia, pubblicato da Fabbri nel 2018;
  • Il gatto con gli stivali – Per parlare di fiducia, pubblicato da Fabbri nel 2018;
  • Hansel e Gretel – Per parlare di paura, pubblicato da Fabbri nel 2018;
  • La sirenetta – Per parlare di coraggio, pubblicato da Fabbri nel 2019;
  • I musicanti di Brema – Per parlare di conforto, pubblicato da Fabbri nel 2019;
  • Biancaneve – Per parlare di invidia, pubblicato da Fabbri nel 2019;
  • I tre porcellini – Per parlare di frustrazione, pubblicato da Fabbri nel 2019;
  • Cappuccetto rosso – Per parlare di meraviglia, pubblicato da Fabbri nel 2019;
  • I vestiti nuovi dell’imperatore – Per parlare di imbarazzo, pubblicato da Fabbri nel 2019;
  • Alì Babà e i quaranta ladroni – Per parlare di desiderio, pubblicato da Fabbri nel 2019;
  • Pollicino – Per parlare di paura dell’abbandono, pubblicato da Fabbri nel 2019;
  • Grrr… che rabbia!, pubblicato da Giunti nel 2019;
  • Non importa se sbaglio, pubblicato da Giunti nel 2019;
  • Mi fai sentire unico, pubblicato da Giunti nel 2019;
  • Paura, non mi fai paura!, pubblicato da Giunti nel 2019;
  • Le piccole cose che mi fanno felice, pubblicato da Giunti nel 2019;
  • Vorrei una coccola, pubblicato da Giunti nel 2019;
  • Allenarsi alla frustrazione: Emma e Dario affrontano i pregiudizi, pubblicato da Fabbri nel 2020;
  • Avere fiducia in sé: Emma e Dario trovano la fiducia in se stessi, pubblicato da Fabbri nel 2020;
  • Stimolare la creatività e il pensiero laterale: Emma e Dario scoprono la creatività, pubblicato da Fabbri nel 2020;
  • Gestire l’ansia: Emma e Dario incontrano l’ansia, pubblicato da Fabbri nel 2020;
  • Mio figlio è normale? Capire gli adolescenti senza che loro debbano capire noi, pubblicato da Rizzoli nel 2020;
  • Lo faccio per me – Essere madri senza il mito del sacrificio, pubblicato da Rizzoli nel 2022;
  • Perfetti o felici – Diventare adulti in un’epoca di smarrimento, pubblicato da Rizzoli nel 2023.

Da molti ormai considerata una delle più importanti psicoterapeute del periodo adolescenziale – anche grazie alla pubblicazione di libri come Mio figlio è normale? Capire gli adolescenti senza che loro debbano capire noi – si è occupata anche della pubblicazione di quattro libri editi da Fabbri, nel 2020 – tradotti anche all’estero – facenti parte della collana Impariamo a sbagliare sulla pedagogia dei bambini della scuola primaria.

Le iniziative di charity di Stefania Andreoli

Sono diverse le iniziative di charity di cui si è occupata e si occupa Stefania Andreoli. Nel 2017, ad esempio, è diventata ambassador per Terre des Hommes, campagna InDifesa per la tutela della condizione delle bambine nel mondo.

Ha anche presto parte, nel 2019, all’evento Stand Up 4Girls a Milano con un discorso su Aisholpan Nurgaiv che è, poi, diventato virale. Ma sono tanti i progetti a cui ha preso parte: dal 2013, ad esempio, fa parte del Comitato di Controllo IAP (Istituto Autodisciplina Pubblicitaria), occupandosi della tutela della donna e dei minori nella pubblicità.

Nel 2012, si è occupata del progetto RispettaMI, progetto di prevenzione primaria del femminicidio in merito alla scuola di secondo grado. Da gennaio 2020 a dicembre 2022, è stata giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Milano, oltre che consulente scientifico di Dove Progetto e Autostima fornendo lezioni di autostima a studenti e insegnanti. Secondo Andreoli, infatti, quello dell’autostima e dell’accettazione di se stessi è un tema più attuale che mai per cui sarebbe fondamentale insegnarlo a scuola. A tal proposito, a Roma Today ha raccontato:

A differenza di quanto erroneamente si pensa, avere autostima non significa affatto credersi migliori degli altri fino a diventare arroganti: non sono nemmeno lontanamente sinonimi. Definire opportunamente il concetto di autostima significa riferirsi alla valutazione di sé, la più vicina possibile al reale che tenga insieme tanto i punti di forza quanto di debolezza.

La rubrica su IG #IlMartediDelleParole è un’istituzione

Su Instagram, Stefania Andreoli ha lanciato la rubrica #IlMartediDelleParole, ormai diventata una vera e propria istituzione. Oltre ai classici post, foto, video, reel e storie, quindi, un modo per racchiudere e rispondere alle tante domande poste dal proprio pubblico, ogni martedì.

La rubrica ha ottenuto un enorme successo e include dubbi, perplessità, domande e storie di vita di tante persone: adolescenti, adulti, uomini e donne che chiedono chiarimenti su famiglia, amore, autostima e paure (solo per fare qualche esempio). Ovviamente, ci sono anche tante mamme che domandano cosa fare e come sia giusto comportarsi con i propri figli.

Da questo spunto è nato, ad esempio, il libro Lo faccio per me – Essere madri senza il mito del sacrificio. Al Corriere della Sera, Stefania Andreoli ha raccontato:

Non se ne può più con questa idea che intende la maternità come qualcosa per cui immolarsi. Bisogna normalizzare una serie di concetti.

Nel libro – dopo diverse domande ricevute durante Il Martedì delle Parole – la psicoterapeuta sfata diversi miti tra cui quello che, dopo essere diventate madri, bisogna che il bambino diventi il centro di tutto tanto da arrivare a trascurare se stesse e i propri interessi.

Non siamo al mondo per metterci al servizio della vita di nessun altro. No, nemmeno in quanto madri.

Il profilo IG di Andreoli è secondo in Italia per interesse scientifico

Il profilo Instagram di Stefania Andreoli è al secondo posto per interesse scientifico in Italia.

Qui, la psicoterapeuta vanta ben 299mila follower, da considerarsi in costante crescita. Merito, ovviamente, dei contenuti proposti e dell’interazione che Andreoli dimostra con i propri follower, rispondendo spesso a domande e dubbi di questi ultimi.

I video di Stefania Andreoli su TikTok

I numeri di Stefania Andreoli su TikTok sono da capogiro: i video che riguardano i suoi interventi vantano, infatti, ben 289,8milioni di visualizzazioni. In special modo, si tratta di discorsi sulle problematiche legate ai giovani adulti e sono presenti anche alcuni dei suoi interventi televisivi.

Lavorando da anni con adolescenti, famiglie e scuole, la sua popolarità sui social – e, dunque, anche su TikTok – è andata aumentando. Le sue riflessioni sono spesso tra le più cliccate.

Diventata punto di riferimento per quanto riguarda temi come l’adolescenza, la genitorialità e la salute delle relazioni, è stata inserita anche da Fortune nella classifica 2023 dei venticinque profili di content creator italiani più influenti.

Foto credit immagine di copertina @lastefiandreoli

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