Discover

Threads vs Bluesky: qual è il vero rivale di X/Twitter?

La “fuga” da X/Twitter è senza dubbio uno dei tormentoni social di questi ultimi mesi del 2024. Tech, social media e politica si incontrano e si scontrano, contribuendo a dar vita a nuovi scenari. Effimeri o di lunga durata? Lo scopriremo nei mesi a venire.

Le elezioni americane e la fuga da X/Twitter

La migrazione di massa da X/Twitter verso altre piattaforme è iniziata già diversi mesi prima delle recenti elezioni presidenziali americane, elezioni caratterizzate sia dalla vittoria di Donald Trump che dal successo personale di Elon Musk, uomo più ricco del mondo nonché proprietario di X/Twitter dal 2022. Sono numerosi i cambiamenti che hanno interessato l’ex social dell’uccellino dal cambio di proprietà, a partire dal nome. La polemica si è poi accesa da quando celebrities e attivisti hanno iniziato a denunciare apertamente il clima che si respira su X.

In tanti sostengono da tempo che X/Twitter è diventato il regno di estremisti e complottisti (soprattutto di destra), che i feed utenti sono pieni di contenuti controversi e disturbanti, all’insegna di odio e razzismo, giusto per fare qualche esempio. Avere il completo controllo dei contenuti che appaiono nel proprio feed e un confronto pacato e civile con altri utenti, dunque, sembra essere sempre più difficile. La situazione, poi, si è inasprita proprio a ridosso delle elezioni americane.

In tanti si sono lamentati del fatto che X/Twitter si è trasformato in uno strumento di propaganda per la campagna elettorale di Donald Trump (e di Elon Musk), prima, e dell’agenda del nuovo governo repubblicano, ora. Decine di brand, celebrities e attivisti, soprattutto di area Dem – dunque – hanno annunciato platealmente di voler abbandonare X/Twitter in favore di altre piattaforme. Quali? I “contendenti” di cui più si parla come l’anti-Twitter sono due: Bluesky e Threads.

Logo Threads

Come funziona Bluesky

Nonostante l’impennata di iscrizioni registrata negli ultimi mesi, con diversi milioni di nuovi utenti, va subito detto che Bluesky al momento non hai numeri né altre caratteristiche peculiari per essere percepito come una reale alternativa a X/Twitter, almeno in termini di rilevanza delle conversazioni. Bluesky ha però in comune con X/Twitter uno dei fondatori, Jack Dorsey.

Se vuoi provare questo nuovo social per il microblogging, potrai accedere liberamente sia da desk (bsky.app) che tramite app (sia per Android che per iOS). Conosciuta non solo per essere una piattaforma decentralizzata, piace anche per la libertà di scelta che offre. Consente infatti agli iscritti di decidere cosa vedere. I feed Discover e Following, simili a quelli presenti su X, mostrano nel primo caso una serie di contenuti popolari selezionati dall’algoritmo e – nel secondo – l’elenco dei post pubblicati dagli account seguiti dal singolo utente, dai più recenti ai più vecchi.

Starter pack e blocco utenti su Bluesky

Bluesky permette anche di creare un proprio elenco di utenti degni di nota – da condividere pubblicamente – e di seguire gli elenchi curati da altri. Qualcuno, a tal proposito, ricorderà i Follow Friday di Twitter. In questo caso, invece, si chiamano “starter pack”: sono utili soprattutto se ti interessa un argomento specifico. Bluesky piace anche per il funzionamento dell’opzione blocco utenti. Gli iscritti possono infatti bloccare gli utenti più molesti o comunque non graditi e si tratta di un blocco reale.

Una funzionalità interessante per coloro che hanno criticato le modifiche introdotte da Musk alla funzione di blocco di X, che ora rende visibili i post di un utente di X a tutti gli altri, inclusi quelli che hanno bloccato. Bluesky ha inoltre un team di moderatori per far rispettare le linee guida della comunità. Linee guida che vietano, ad esempio, la promozione di ‘odio o condotta estremista’, una critica comune a X sotto la gestione di Musk. Gli utenti possono inoltre utilizzare uno strumento di moderazione collaborativa chiamato Ozone per gestire le community sulla piattaforma. Uno spazio aperto, libero e sicuro per tutti gli utenti, lontano dagli interessi – e dalle sceltedelle grandi corporation del mondo tech: ecco il manifesto di Bluesky.

ragazza al cellulare

Threads come sta andando

Spostiamoci su Threads, la cui crescita è più solida e costante nel tempo rispetto a Bluesky. L’app, nata lo scorso anno come “costola” di Instagram, si avvicina sempre più ai 300 milioni di utenti, contro i 21 milioni di Bluesky. Gli sforzi di Adam Mosseri, executive a capo di Instagram e di Threads, e del team di Meta, vanno poi in una direzione ben precisa. Ovvero rendere la piattaforma sempre più completa e ben strutturata. Dal focus iniziale sui contenuti di solo testo, infatti, ci si è poi spostati verso l’introduzione di tante nuove funzionalità.

Tra le più recenti, ricordiamo le opzioni avanzate nel motore di ricerca interno alla piattaforma e l’inizio della fase di test in Giappone della sezione Trending Now (ora disponibile solo negli USA), forse in futuro una valida alternativa ai Trending Topic di X/Twitter. L’interfaccia utente di Threads è semplice e accattivante al tempo stesso e consente di arricchire i propri post in tanti modi, ad esempio con dei collage realizzati impaginando ad arte le proprie foto.

Inizialmente questo social si è distinto per il suo approccio più gentile ed intimista. Ribattezzato già dopo pochi mesi il “paradiso degli introversi”, Threads ospita oggi sempre più aziende e celebrità, e le conversazioni diventano sempre più brillanti e variegate. Ricorda un po’ un mix di Facebook e Twitter dei primi anni.

Threads come si usa

Senza dubbio, dunque, Threads potrebbe diventare – in un futuro nemmeno troppo lontano – un’alternativa credibile (e più sana) a X/Twitter. Dubbi e interrogativi, in questo caso, riguardano il futuro del nuovo social sotto un altro aspetto. Ovvero il rischio di perdere parte della propria identità ed autenticità con l’introduzione degli strumenti per la monetizzazione. È accaduto in passato con Facebook, Twitter ed Instagram ed è probabile che accada anche questa volta.

Meta prevede infatti di introdurre annunci pubblicitari su questa app già a partire da gennaio 2025. Inizialmente, un numero limitato di inserzionisti potrà creare e pubblicare contenuti a pagamento. Il team pubblicitario di Instagram gestirà tutte le attività legate proprio all’advertising. Nonostante questa importante novità, la CFO Susan Li ha dichiarato che Threads non sarà una fonte significativa di entrate nel 2025, sottolineando che l’azienda al momento si concentra sulla creazione di valore per gli utenti, senza avere come priorità le funzionalità di monetizzazione.

Ultimi articoli

Imparare il francese sui social: i profili da seguire

Il francese, così come le altre lingue, può essere imparato anche sui social, grazie all'aiuto di influencer madrelingua e insegnanti.

Instagram rivoluziona la sezione DM: le novità

La inbox di Instagram spicca il volo con 300 nuovi sticker, l'uso dei nickname nei DM e la condivisione della posizione geografica.

Passione dolci? 10 creator pasticceri da seguire se amate i dolci

Scopri sui social,ì i pastry influencer che condividono foto, ricette e consigli

Tutto su Bea Baru: creator digitale e bionda

Scopriamo qualcosa in più di Beatrice Asia e del suo magico, scintillante e favoloso mondo.

Da YouTube a Instagram: l’utilità dei video promozionali

Secondo l’ultima indagine di Pew Research Center, YouTube resta la piattaforma preferita del pubblico italiano. Con un’audience di 36,9 milioni di persone registrate nel 2023 (+1,5% rispetto all’anno precedente).