Threads, Instagram ed X. Tre social media molto amati, per motivi diversi, anche se i target di riferimento in parte non coincidono. Si parla spesso di queste piattaforme non solo per il post virale/polemico del giorno, ma anche per le nuove funzionalità che vengono introdotte con cadenza mensile. Scopriamo quali sono somiglianze e differenze tra questi social network.
Che differenza c’è tra Instagram e Threads?
Instagram e Threads sono entrambe piattaforme di Meta, ma hanno scopi e funzionalità differenti. Fondato nell’ottobre 2010, Instagram è da anni tra le celebrità indiscusse dell’universo social. Si caratterizza innanzitutto per i formati di contenuto supportati. Nato come “album digitale” di foto statiche da ritoccare con un numero limitato di filtri (soprattutto vintage), oggi Instagram è focalizzato su foto (che possono essere editate in mille modi, sia attraverso le funzionalità offerte dalla stessa app che con app esterne) e video.
Gli utenti – quindi – possono condividere immagini statiche, video, storie e reel. Il visual ha dunque una importanza centrale nello storytelling su questa piattaforma. Threads è l’app costola (o spin off) di Instagram. Lanciata prima negli USA (a partire da luglio 2023) e poi in Europa, Threads – nata come app rivale di X/Twitter – è più orientata ai contenuti testuali. Gli utenti qui possono pubblicare messaggi di testo brevi o medi (fino a 500 caratteri), con la possibilità di aggiungere foto, link, video e contenuti audio.
Instagram offre strumenti come le storie, i reel e la possibilità di fare delle dirette video. Threads al momento non ha le stories, ma permette di ripubblicare i thread di altri utenti (repost). Instagram si è affermato nel tempo come strumento ideale per promuovere un brand, prodotti e servizi. Ed è su questa piattaforma che è nata la figura dell’influencer. Threads, invece, è stato già ribattezzato il paradiso degli introversi, per la sua natura più spontanea, autentica ed intimista. Le vibes, qui, ricordano i vecchi tempi su Facebook e Twitter. In molti, tra gli utenti di questa piattaforma, sperano che non venga poi snaturata nel tempo.
Threads e X, differenze e punti somiglianti
Passiamo ad un confronto tra Threads e X. X è il nuovo nome di Twitter da circa un anno e mezzo, in seguito ad una controversa decisione del nuovo proprietario della piattaforma, il CEO di Tesla e di Space X Elon Musk. Twitter ha fatto la storia dei social media. Lanciato nel 2006, si è affermato come piattaforma di microblogging (la lunghezza consentita per ogni singolo tweet è stata poi estesa nel tempo). In breve tempo si è imposto come vetrina e megafono per celebrities, politici e attivisti, rivoluzionando il mondo del giornalismo e – più in particolare – delle breaking news.
Ciò anche grazie ad una delle sue migliori funzionalità, i trending topic, oggi ulteriormente perfezionata. Threads, come già detto, è nata come app “rivale” di Twitter. In comune hanno la centralità dei post basati sul testo, anche se – mese dopo mese – Threads si sta arricchendo di nuove funzionalità, come la possibilità di condividere foto, link, contenuti audio e video. Per quanto riguarda il numero di utenti attivi mensilmente nel mondo, X/Twitter al momento ne ha all’incirca 370 milioni, mentre Threads, nelle scorse settimane, ha superato i 200 milioni, con ulteriori prospettive di crescita.
Per il 2025, dunque, si annuncia un interessante testa a testa tra queste due piattaforme. Per quanto riguarda i trending topic, invece, va detto che al momento – su Threads, questa funzionalità è disponibile solo negli USA (si chiama Trending Now) ma può essere sicuramente perfezionata ed estesa ad altri Paesi.
Threads vs Instagram vs X: qual è meglio?
Ciascuna di queste piattaforme ha delle peculiarità che la rendono unica rispetto alle altre. X/Twitter, ad esempio, nonostante le vicissitudini legate al cambio di proprietà, è ancora oggi il punto di riferimento per chi vuole sapere in tempo reale cosa succede nel mondo e quali sono i personaggi e gli argomenti di tendenza. Spesso la classifica dei trending topic anticipa di diverse ore le scalette dei TG alla TV.
È inoltre la piattaforma ideale sia per commentare in tempo reale le trasmissioni TV più amate (da Temptation Island al Grande Fratello, da Sanremo all’Isola dei Famosi) che per i fandom di celebrities e serie TV. Qui troverai sempre aneddoti e indiscrezioni. Threads, invece, sta sbocciando con il passare dei mesi. Come già detto, oggi piace agli introversi, a chi ama i dibattiti non troppo polemici o un umorismo più delicato. Numerosi brand – soprattutto americani – che da tempo non postano più su X/Twitter, sono invece molto attivi su Threads, offrendo spunti anche molto interessanti. Il funzionamento degli hashtag, così come altre funzionalità, può essere senza dubbio perfezionato.
I punti di forza di Instagram
Infine, Instagram è semplicemente Instagram. Nonostante la competizione con TikTok, la piattaforma foto/video di Meta al momento è ancora IL social network. Potrai usarlo in mille modi: per scoprire nuovi content creator o semplicemente per seguire le celebrities del cuore. Qui i brand postano in anteprima nuovi prodotti ed esclusivi contenuti “dietro le quinte” da non perdere. I travel influencer svelano trucchi e segreti del viaggiatore perfetto, i food blogger condividono ricette semplici e gustose allo stesso tempo.
Instagram, dunque, non è solo un logo virtuale dove “mettersi in mostra” e raccontare “vite da sogno”, che nella realtà non esistono. È anche la piattaforma per apprendere tante cose nuove. In ogni caso, che si tratti di Instagram, X o Threads, ci sono comunque degli elementi a cui prestare attenzione. Dai contenuti potenzialmente dannosi per la salute mentale a tutto ciò che è legato all’odio sul web o alla disinformazione.
Dalle fake news al razzismo, dalla misoginia alla violenza gratuita, dal body-shaming ai tentativi di adescamento a fini sessuali. Fai attenzione a ciò che pubblichi. Foto e video delle tue vacanze in tempo reale, ad esempio, possono attrarre i topi d’appartamento. Inoltre, gli esperti sconsigliano di postare troppe foto dei propri figli. Infine, la diffusione degli strumenti di intelligenza artificiale amplifica il rischio che voci e volti di utenti social – anche di perfetti sconosciuti – vengano clonati per scopi criminali.