Oltre alle multinazionali e alle grandi aziende, i social-media possono essere utili anche per le piccole e medie imprese. Infatti con l’ausilio di video, foto e testi si possono comunicare i propri valori, promuovere il proprio know-how e attirare nuovi clienti. Ciò vale per le imprese che operano a livello locale, per quelle che hanno ramificazioni sul territorio nazionale e per quelle che intendono vendere all’estero.
L’analisi
Ma come si muovono le imprese italiane sui social-media? Secondo uno studio di Confartigianato, la quota delle piccole imprese che utilizzano almeno un social media nel 2023 è del 55,7%. In crescita di oltre dieci punti rispetto al 45,6% del 2019, anno precedente allo scoppio della pandemia. E non distante dal 58,0% della media dell’Unione europea. Nel quadriennio 2019-2023 il tasso di crescita di piccole imprese presenti nel mondo social è salito al ritmo del 4,8% all’anno.
In circa 4 casi su 10 le piccole imprese utilizzano i social media per sviluppare l’immagine dell’impresa o i suoi prodotti. 1 caso su 4 per raccogliere opinioni, recensioni e rispondere alle domande dei clienti. Mentre 1 caso su 10 per ricercare personale o per coinvolgere i clienti nello sviluppo o nell’innovazione di beni o servizi.
In particolare, il 53,6% delle piccole imprese utilizza social network (come Facebook e Linkedin), il 28,6% utilizza siti web di condivisione di contenuti multimediali (YouTube, Flickr, Picasa, SlideShare) mentre il 5,1% utilizza blog o microblog aziendali (come X/Twitter, Present.ly). Oltre una piccola impresa su quattro (27,2%) utilizza due o più social media.
L’analisi per settore evidenzia che la quota maggiore di piccole imprese utilizzatrici di almeno un social media si riscontra nel settore dei servizi (con il 64,1%), della manifattura (con il 47,2%) e delle costruzioni (con il 43,6%). Si tratta di dati che inducono ottimismo. Anche se rimane ancora molto da fare per quanto riguarda l’educazione digitale affinché gli imprenditori comprendano i benefici di una corretta pubblicità online.
Alcuni esempi di qualità
Ciò nonostante, su Instagram e su Facebook è possibile vedere account di piccole attività che contano migliaia di seguaci per la qualità dei propri contenuti. Oliviero Firenze è senza dubbio un esempio di scommessa riuscita di social-media marketing dato che i suoi video riscuotono di grande successo. Proprio i video rappresentano il contenuto preponderante sul proprio account, tanto che l’unica foto condivisa risale allo scorso 3 ottobre. Anche tra piccoli esercizi è possibile stringere collaborazioni e in occasione di Halloween il negozio di ha pubblicato un video insieme a Claudia Ferraro microblanding expert per pubblicizzare abiti arancio, che richiamano alla festa delle zucche, e rossi e verdi rispettivamente per indicare il Natale e il Grinch.
La strategia di Oliviero Firenze è improntata sull’ironia, con video di tono umoristico che comunque non scalfiscono la professionalità.
Diversamente altre imprese usano una strategia autorevole proprio per enfatizzare la competenza e l’affidabilità dei propri prodotti. Il Pastificio La Spiga D’oro situato a San Giuseppe Vesuviano condivide video dei piatti che andrà a servire. Con lo chef che descrive gli ingredienti e le procedure di preparazione. Il tono del video è simpatico ma comunque il tono del messaggio è qualificato.
Sui social-media i video sono adatti per le aziende che lavorano nella moda e nel cibo. Mentre per altri ambiti le foto possono essere più efficaci e Dondi Salotti pubblica spesso immagini che ritraggono i propri divani e oggetti di arredamento in shooting fotografici o in situazioni di sponsor come per le audizioni di X-Factor.
Dunque ogni impresa fa storia a sé. E per questo motivo il primo passo per attuare una valida strategia di comunicazione sugli account social è quello di tenere conto dei bisogni del proprio pubblico e scegliere la piattaforma più adatta al proprio settore. Poi occorre monitorare l’andamento dei contenuti e, eventualmente, correggere i punti di debolezza per migliorare la propria presenza.
Il turismo enogastronomico e la comunicazione social: quando l’unione fa la forza
Se alcuni settori risultano più frammentati, quello legato al turismo rimane uno di quelli più attivi. Infatti, rispetto a qualche decennio fa chi viaggia risulta più avvezzo alle nuove tecnologie quindi anche ai contenuti digitali. E oltre alle bellezze storico-artistiche tante persone amano mangiare in ristoranti tipici e visitare realtà artigianali.
Se per risorse e dimensioni le piccole attività dispongono di un mercato limitato associandosi è possono allargare la propria clientela. Per informarsi sulle mete di destinazione i più giovani cercano spunti non solo sui siti di viaggi ma anche su Facebook (Millenials) e Instagram (Generazione Z). Così negli ultimi anni tanti tour-operator e organizzatori di eventi hanno messo in campo delle campagne promozionali che hanno dato risalto a hotel, ristoranti e botteghe artigianali.
Alcuni esempi
Come Valdichiana Living, che con i suoi post racconta le bellezze del territorio senese e le sagre in programma. Di solito Valdichiana Living pubblica testi accattivanti con il link alla fine della didascalia che rimandano al sito in cui si possono leggere i nomi e i recapiti delle strutture. L’ultimo post pubblicato su Facebook riguarda la celebrazione del World Vegan Day, la giornata mondiale dedicata al veganismo. E per l’occasione il tuor operator ha invitato i propri iscritti a partecipare a un corso di cucina vegan in Valdichiana Senese con uno chef.
Anche le imprese che lavorano nelle zone classificate come Strade del Vino o Strade dell’Olio possono giocare ruoli di primo piano e restando in Toscana, Strada dell’Olio Monti Pisani ha condiviso l’evento della Festa dell’Olio Nuovo presso la Nuova Fattoria San Vito e la notizia della costituzione de Il Distretto Rurale Monti Pisani.
Anche in Piemonte si trovano mete rinomante per il proprio patrimonio enogastronomico e Strada del Barolo con il suo account ha dato spazio alle cantine che hanno ospitato eventi. Ma il Barolo è un vino che si può abbinare ai cibi tipici del Piemonte, tanto che all’ultima Fiera del Tartufo è stata organizzata una degustazione del vino e sulla pagina ufficiale de La Strada del Barolo sono state pubblicate le aziende vitivinicole che hanno promosso le loro bottiglie. Così, oltre alle esposizioni dal vivo anche Instagram e Facebook sono state delle ulteriori vetrine per la pubblicità dei marchi.
Tutte dimostrazioni che i social-media possono essere dei validi alleati per ogni attività, qualunque sia il settore e la dimensione.