I benchmark, nel social media marketing, sono da sempre essenziali. Innanzitutto, forniscono parametri chiari per analizzare le prestazioni dei tuoi contenuti, organici e a pagamento, come l’engagement rate e la portata dei post. Altra funzione essenziale è l’identificazione delle aree di miglioramento.
Confrontando i tuoi risultati con i benchmark di settore, potrai individuare punti deboli e ottimizzare le strategie future. Ciò è strettamente legato al monitoraggio della concorrenza. Analizzando dati aggiornati e pertinenti, potrai infatti capire cosa funziona per i competitor e decidere dunque se ispirarti alle best practices dei tuoi concorrenti o – al contrario – individuare nuove opportunità di differenziazione.
Social media benchmarks: il report 2025 di Social Insider
Che tu sia un content creator, un social media manager o un brand, usare i benchmark ti aiuterà a creare strategie più mirate e basate su dati solidi, aumentando così le probabilità di successo. Ecco perché abbiamo sintetizzato per te i dati più importanti contenuti nel report Social Media Benchmarks 2025 diffuso da Social Insider, società specializzata in Social Media Analysis.
Partiamo dall’engagement, uno dei parametri più importanti. Tra le piattaforme social più popolari, Instagram e TikTok si confermano – anche nel 2025 – i due network più importanti per l’engagement, anche se con valori piuttosto diversi. Il coinvolgimento medio degli utenti su Instagram, infatti, è diminuito del 30% anno-su-anno, attestandosi nel 2025 su un valore di 0,45%.
Va detto, però, che su Facebook ed X (l’ex Twitter) questo valore è ancora più basso: 0,15%. L’engagement rate è invece decisamente più consistente su TikTok, raggiungendo il 2,50%. Secondo le statistiche diffuse da Social Insider, i brand postano in media 5 volte alla settimana su Instagram e 2 volte alla settimana su TikTok.
Social media benchmarks: Facebook ed X
Passiamo ora a dati più specifici che riguardano Facebook. Gli album fotografici sono la categoria di contenuto che ottiene più engagement, soprattutto sotto forma di like. Gli aggiornamenti di stato, invece, ottengono più commenti. Gli album fotografici che generano più condivisioni sono quelli postati da piccoli profili, mentre i video ottengono più condivisioni se sono postati dai profili più importanti. I brand in media postano su Facebook 43 volte al mese, quindi più di una volta al giorno.
L’engagement rate su Facebook è leggermente più elevato per le small pages, arrivando a 0,30%. Questi dati sono basati sull’analisi di 69 milioni di post pubblicati su FB tra gennaio 2023 e settembre 2024, da 184.339 pagine con una presenza attiva sulla piattaforma Meta. Il team di Social Insider suggerisce poi di puntare – sia su Facebook che su X – su una strategia ibrida basata su un mix di contenuti organici e a pagamento. Su X funzionano soprattutto i sondaggi, i contenuti Q&A e le discussioni sui trending topics.
“Ci stiamo spostando sempre più nell’era dei silent viewers e catturare l’attenzione sarà sempre più difficile – ha dichiarato Beth Thomas, responsabile area social presso l’agenzia creativa Frankly -. Le generazioni valorizzeranno sempre più la loro privacy. Ma nei messaggi diretti e nei gruppi chiusi, la condivisione prospererà. Creare contenuti che parlino a persone reali, di problemi reali che affrontano, sarà ancora più importante”.

Social media benchmarks: Instagram
Nell’ecosistema social, Instagram è estremamente rilevante. Quali sono le categorie di contenuto più performanti? Al primo posto ci sono i caroselli, con un engagement rate pari a 0,55%, seguiti dai Reels (engagement rate 0,50%) e singole immagini (0,45%). Il team di Social Insider suggerisce di puntare proprio sui caroselli per raccontare storie, educare (con mini-guide, checklists, infografiche, ecc.) o, più semplicemente, condividere contenuti visual d’impatto per distinguersi dagli altri.
Se il contenuto da postare è una singola immagine statica, questa va “rinforzata” con una caption d’impatto e creativa. Per ricevere più commenti, la parola d’ordine è chiedere. Formula una domanda specifica e accattivante al tempo stesso nella tua caption – ad esempio “Hai qualche suggerimento da condividere? Parliamone nei commenti!” o “E tu come faresti?” – per dare il via alla discussione.
Puntare sull’umorismo e sui trend del momento sono altri due suggerimenti utili. Per quanto riguarda i Reel – contenuto che performa meglio per gli account con meno di 50mila follower – gli utenti di Instagram apprezzano molto i mini-tutorial da salvare attraverso il pulsante segnalibro. “I Reels dalla durata massima di 30 secondi sono ideali per raggiungere nuove audiences”, evidenzia l’esperta di Instagram Jenn Herman.
Cosa funziona su LinkedIn?
I contenuti più performanti su LinkedIn, in termini di engagement, soprattutto sotto forma di like, sono i post multi-immagine (engagement rate 6,60%). Seguono i documenti nativi (engagement rate 6,10%) e i video (5,60%). I sondaggi generano invece il maggior numero di impressions. Se hai del buon materiale video e desideri pubblicarlo su questa piattaforma, suggerisce Social Insider, non trascurare l’editing.
Aggiungi i sottotitoli, fai in modo che il gancio in grado di catturare l’attenzione sia presente nei primi tre secondi della clip e limita la durata totale a 90 secondi. Tra i contenuti video che performano di più ci sono le clip che hanno come protagonista il founder dell’azienda, i dietro-le-quinte di un evento, di un processo aziendale o della vita in ufficio, i consigli in pillole. Un approccio umano e un linguaggio comprensibile aiutano molto.
Social media benchmarks: TikTok
L’engagement è da anni tra gli elementi che hanno contribuito al successo di TikTok. Su questa piattaforma sono gli account più piccoli ad ottenere più commenti. I brand, più in generale, postano 21 video al mese. Il suggerimento di Social Insider è di creare contenuti fatti per essere condivisi o riutilizzati attraverso funzioni specifiche di questa piattaforma, come i duetti.
Come? Cavalcando i trend del momento, realizzando contenuti originali/creativi o comunque creando qualcosa che risuoni in profondità con il pubblico di riferimento. Aggiungere prompt ben precisi nella caption, come “Manda questo video al tuo amico ride-or-die!” e stimolare le conversazioni tra gli utenti nei commenti, attraverso tag e commenti, darà una ulteriore spinta ai tuoi contenuti. Il tutto, però, senza esagerare: meno post, ma più autentici. Sia su Instagram che su TikTok, infine, funzionano bene le collaborazioni tra brand e micro-influencers, a patto ovviamente di scegliere il creator giusto.