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Dai creator consulenti al ritorno degli eventi in presenza: i 5 trend dell’influencer marketing per il 2025

Quello dell’influencer marketing è un mercato (da 25 miliardi di dollari) in continua evoluzione. Tra le previsioni per l’anno appena iniziato, eccone alcune che meritano un approfondimento.

Influencer marketing 2025: da content creator a consulente aziendale

Come evidenziato da Forbes nelle scorse settimane, anche quest’anno, nonostante il quadro di incertezza economica globale, gli influencer contribuiranno sempre più attivamente a plasmare le strategie dei brand. Come? Innanzitutto andando oltre la tradizionale creazione di contenuti. Quindi influenzando lo sviluppo dei prodotti, anticipando il nascere di nuove tendenze, dando forma e sostanza al marketing degli eventi. Coinvolgere i creator nel testare i prodotti, prima del lancio ufficiale sul mercato, può ad esempio aumentare la fiducia e l’awareness legati al brand in questione.

Agli influencer, poi, questo coinvolgimento così diretto offre un maggiore senso di appartenenza, poiché sono loro che alla fine raccomanderanno e condivideranno il nuovo prodotto con le community di riferimento. Koosha Nouri, beauty creator e social media strategist, sottolinea: “È uno dei modi più significativi per connettersi con la propria audience prima del lancio ufficiale di un prodotto, poiché crea un senso di intimità tra il creator e il prodotto. Tutti sentono di aver avuto un ruolo nello sviluppo del prodotto”.

Competenze e freschezza nelle agenzie creative

Quanto appena detto viene poi meglio esplicitato da Jason Brandt, CMO di PRophet, su LinkedIn. “Storicamente, le agenzie creative tradizionali hanno preferito mantenere i team creativi in-house”. Tuttavia, le agenzie esplorano ora nuovi modi di collaborare con voci creative esterne. “Condividere i brief direttamente con gli influencer è solo l’inizio.

Vedremo i creator impiegati come risorse all’interno delle agenzie e, in alcuni casi, assumere ruoli leader nei dipartimenti creativi”. Alcune dinamiche che finora hanno scandito il lavoro all’interno delle agenzie creative sono dunque destinate a cambiare. “Man mano che i creator verranno impiegati come consulenti o leader creativi all’interno delle agenzie, arriveranno nuove prospettive, nuove competenze e potere creativo ampliato”.

ragazzi seduti per terra che guardano il telefono

Influencer marketing 2025: collaborazioni di lungo termine

Un altro cambiamento destinato a consolidarsi quest’anno è lo spostamento verso partnership a lungo termine tra brand e creator. Sì dunque a campagne continuative anziché ad attività di influencer marketing una tantum. I brand vedranno sempre più i creator come partner strategici in un’ottica di crescita a lungo termine. È sempre Jason Brandt, su LinkedIn, ad elencare alcune delle modalità di queste collaborazioni tra brand e influencer:

  • Ambassador programs: Gli influencer firmano contratti annuali o pluriennali, diventando volti riconoscibili del brand in molteplici campagne, lanci di prodotto ed eventi di settore. Qualche esempio: la partnership continuativa di Adidas con Bad Bunny Apparel di Bad Bunny e Ivy Park di Beyoncé.
  • Contenuti serializzati: I creator producono contenuti ricorrenti e basati su stories che si ricollegano ai valori del brand, come nel caso delle partnership a lungo termine del popolare youtuber MrBeast con marchi come Honey e Shopify.
  • Integrazione di contenuti esperienziali: Gli influencer co-ospitano eventi dal vivo, webinar o attività immersive del brand, fondendo contenuti digitali con interazioni reali. Esempio: i negozi pop-up di Glossier, Inc. con i meet-and-greet con vari influencer.

Il ritorno degli eventi in presenza

Il ritorno agli eventi in presenza e alle connessioni nel mondo reale è un altro trend per il 2025 evidenziato da diversi esperti. Dopo lo stop forzato durante la pandemia, gli eventi in presenza stanno gradualmente tornando alla ribalta. Secondo PQ Media, il marketing esperienziale dal vivo ha già raggiunto e superato i livelli pre-Covid.

I brand si affidano sempre più agli influencer per promuovere e ospitare attività che spesso includono un accesso esclusivo all’attività stessa o contenuti speciali dietro le quinte. Nelle scorse settimane, ad esempio, Universal Pictures ha invitato creator di spicco come Natalie Marshall e Avery Woods alla prima di Wicked, mentre Netflix ha ospitato un gruppo di popolari influencer per il lancio della serie Griselda. Entrambi gli esempi indicano come gli influencer siano diventati centrali per i momenti di lancio. Gli influencer non si limitano a partecipare a questi eventi, ma diventano essenziali per il loro successo.

Influencer marketing 2025: contenuti long form vs short form

Sebbene i contenuti brevi rimangano una tendenza dominante su molte piattaforme, per il 2025 si intravede una rinascita silenziosa – ma potente – dei contenuti più lunghi, pensati e strutturati. Basti pensare a piattaforme come YouTube. Parallelamente al successo degli Shorts, si assiste ad un aumento della fedeltà – sia da parte del pubblico che dei brand – ai video più lunghi.

I contenuti lunghi non solo informano, ma costruiscono fiducia, favoriscono connessioni più profonde e offrono l’opportunità ai creator di brillare veramente. C’è poi un’altra questione di stretta attualità, legata all’evoluzione del possibile ban di TikTok – piattaforma dei video brevi per eccellenza – negli Stati Uniti. Sono tanti i creator che, già da diverse settimane, stanno ridefinendo le proprie strategie di presenza sui social.

Non si tratta solo di salvaguardare quanto ottenuto finora, ma di garantire nel lungo periodo stabilità e più flussi di reddito. YouTube Shorts e Instagram Reels sono oggi alternative essenziali per tutti quei creator che vogliono proteggere il futuro delle loro professione. Per i brand, d’altra parte, ciò significa investire su influencer abili nel diversificare la propria attività di produzione di contenuti su più piattaforme, utilizzando anche i format più lunghi per connettersi con un pubblico fedele e coinvolto.

Più spazio agli Employee-Generated Content (ECG)

Ultima tendenza, ma non meno significativa, è la crescente importanza data agli Employee-Generated Content (ECG). I contenuti generati dai dipendenti cresceranno rapidamente – prevede We Are Social – rivoluzionando il modo in cui i brand raggiungono pubblico e clienti. Chi, meglio di un dipendente, può mostrare e raccontare i valori, la cultura e i prodotti della propria azienda, attraverso la propria unicità ed esperienza? I consumatori desiderano interazioni autentiche.

I contenuti generati dai dipendenti sono in grado di unire narrazioni personali – ma sempre in un’ottica professionale – per costruire un engagement credibile. Alcuni tra i brand più affermati hanno già elaborato calendari di ECG, trasformandoli da contenuti social divertenti a strategia di lungo periodo orientata ai risultati. I contenuti generati dai dipendenti continueranno a crescere nel 2025, in quanto contribuiscono a consolidare conoscenza e fiducia verso il brand, affinità e prestazioni elevate in termini di KPI social. Il tutto investendo nelle persone che lavorano ogni giorno in azienda.

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