Dai bambini agli adulti il Carnevale è una festa che attrae persone di tutte le età. Così, anche sui social media si celebra il Carnevale sia fra gli account di semplici utenti che di tour operator che offrono viaggi e ditte di luminarie che espongono i loro lavori.
Se non tutti i marchi hanno dedicato post alle maschere, le associazioni organizzatrici del Carnevale si sono dimostrate attive sui canali social e i risultati hanno dato loro ragione. Come nel caso della Fondazione dello Storico Carnevale d’Ivrea. Già dall’ottobre del 2024 ha cominciato a parlare di Carnevale pubblicando l’immagine ufficiale dell’edizione del 2025.
L’immagine rappresenta le arancere e gli aranceri (figure più caratteristiche del Carnevale di Ivrea) sui Carri da getto che stanno al centro della scena. Il post sulla pagina Instagram ufficiale del Carnevale ha ottenuto risultati straordinari in termini di visibilità e diffusione. E in poco tempo ha registrato quasi 4300 like e oltre 235.000 visualizzazioni e oltre 1.100 condivisioni che dimostrano che il pubblico vuole essere partecipe. Il post ha raggiunto oltre 93.000 account. Un risultato che sottolinea l’impatto significativo del contenuto, estendendosi di molto oltre la base di follower esistente (l’86% degli account raggiunti non segue il profilo).
Anche la giornata del 6 gennaio scorso ha dato grandi risultati. E, tenendo conto che buona parte dei contenuti sono stati pubblicati in diretta, ciò ha sollecitato l’attesa e la nostalgia. La giornata è iniziata alle 8:30 con il ritrovo dei Pifferi in Piazza di Città fino alla conclusione della Cerimonia dei Ceri in Duomo. Proprio la prima pifferata è stata la parte più seguita, tanto che il video ha ottenuto oltre 35.000 visualizzazioni. Ma è su Instagram che si è verificato il successo straordinario, con oltre 120.000 visualizzazioni e 93.000 account unici raggiunti, segnando un record assoluto per il Carnevale di Ivrea. Questo risultato ha superato di gran lunga i numeri raggiunti nel 2024 dal video della Mugnaia sul Cocchio in Borghetto. Che aveva registrato 116.000 visualizzazioni e 76.000 account unici.
Oltre alle storie, sono stati pubblicati 12 post nel feed di Instagram ripubblicati anche su Facebook. Tra questi, 5 reel/video e 7 post/carousel (gallerie fotografiche), che hanno continuato a generare interazioni in modo significativo anche dopo la conclusione della giornata. Un ulteriore punto di rilievo è stata la diretta Facebook della proclamazione del Generale e del passaggio di sciabola e feluca. Che ha visto la partecipazione di quasi 2200 spettatori in tempo reale, con un totale di oltre 3600 visualizzazioni.
La strategia del Carnevale di Ivrea
In generale, i video e i reel hanno raggiunto un pubblico composto per circa il 30% da “non follower”. Mentre i post e i carousel fotografici hanno registrato una percentuale di “non follower” pari al 10%. Entrambe ben al di sopra della media per eventi simili. Anche le interazioni sono estremamente positive, dato che su Instagram 7 dei 12 contenuti pubblicati hanno superato i 1000 “like”, con due contenuti che hanno raggiunto i 2000 like. Inoltre, i post su Facebook relativi alla giornata del 6 gennaio sono stati condivisi oltre 600 volte dagli utenti. Hanno generato un amplificato effetto di visibilità organica. In particolare, il video della prima pifferata ha contribuito all’acquisizione di 50 nuovi follower su Instagram. Una chiara indicazione della sua capacità di attrarre nuovi utenti grazie all’efficacia del contenuto e alla sua viralità.
La strategia del Carnevale di Ivrea ha tenuto conto del rispetto della tradizione locale, comunicando tutti gli elementi dell’identità dell’evento senza stravolgerli. Infatti i social media manager hanno documentato in tempo reale ogni momento saliente della giornata in tempo, con l’effetto di aver mantenuta alta l’attenzione degli utenti per tutta la durata dell’evento, aumentando il tempo di interazione e la visibilità complessiva.
L’attività social dello Storico Carnevale di Ivrea non si è fermata al 6 gennaio, ma è continuata nelle settimane successive sia su Facebook che su Instagram. Gli ultimi contenuti riguardano il lancio di nuovi prodotti e le aperture di punti di merchandising e il calendario delle domenica in maschera corredato da delle loto delle banda di suonatori.
Dai capannoni al prestigio internazionale: le strategie di Viareggio, Cento e Venezia
Come dimostra il caso di Ivrea, per avere successo non basta avere il prestigio del nome. Occorre creare contenuti interessanti per il pubblico e in questo senso la Fondazione del Carnevale di Viareggio ha iniziato già nel 2024 con la pubblicazione di alcune immagini dei carri e nella didascalia c’era il link al sito ufficiale per acquistare i biglietti. La campagna è proseguita con la rubrica “A che punto siamo maestro”, partita il 10 gennaio scorso e che ha mostrato. I video che hanno goduto di maggior successo riguardano
- Silvano Bianchi, autore della mascherata di gruppo “SOGNA RAGAZZO SOGNA”, che racconta il passaggio di valori tra generazioni e invita a preservare tutto quello che di bello c’è nel mondo e che rischia di sparire
- Priscilla Borri, artista della cartapesta che con la sua costruzione omaggia l’attore e regista toscano Francesco Nuti
- Alessandro Avanzini, che con il suo carro di prima categoria “PER UNA SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE” ironizza sulla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Cento
La strategia della Fondazione ha dato risalto non solo al Carnevale, ma anche al territorio viareggino. Tanto che oltre ai contenuti sulle maschere sugli account si possono vedere video e immagini di eventi toscani (il carnevale a Empoli e il passaggio di proprietà della Cittadella tra il comune e la fondazione. Anche Cento ha dato spazio ai preparativi e ai carri, anche se gli ultimi contenuti mostrano la conferenza stampa con le istituzioni cittadine e i programmi delle giornate.
Venezia
Più incentrata sulle maschere e sulle sfilate la strategia di Venezia che sui propri canali social ha pubblicato eventi come il corteo subacqueo, alcune feste correlate e foto delle vecchie edizioni del Carnevale. Facebook e Instagram sono stati i social-network più usati, mentre su Youtube solo un video della manifestazione.
Tutti esempi che dimostrano che valorizzando le tradizioni locali si possono conquistare le preferenze sia del pubblico residente che dei visitatori.