All’uscita dalla sala del Campus Einaudi, Edoardo Di Pietro, senese di Colle Val d’Elsa, 25 anni, sembrava un neo laureato del corso di studi magistrale in Comunicazione, ICT e Media come gli altri. Corona d’alloro in testa, tesi in mano.
Eppure è stato il primo studente in Italia a laurearsi anche nel metaverso, con il suo avatar in azione in una sala virtuale allestita sulla piattaforma Spatial.io.
Una laurea in due mondi paralleli
“L’ho fatto – ha raccontato alla stampa – perché la mia stessa tesi riguarda il Metaverso, ma anche perché volevo che potesse partecipare il resto della famiglia dalla Toscana, gli amici e la fidanzata che si trova in Giappone”.
Ormai le tesi si discutono in presenza, ma le regole dell’Università per le lauree limitano ancora il pubblico ad un massimo di 4 persone. Nella realtà fisica sono stati ammessi soltanto i genitori e il fratello. I suoi stessi compagni di corso non sono potuti entrare, ma lo hanno fatto nel Metaverso.
La laurea virtuale nel Metaverso
Nella sala virtuale, allestita come un’arena a gradoni, erano presenti 40 persone tra le quali si è visto anche un orso rosa e un personaggio alato.
Il laureando era in jeans e felpa, mentre nella realtà fisica portava un completo blu. C’era anche il suo relatore, Michele Cornetto, professore a contratto in Social media management e CEO dell’agenzia di comunicazione torinese Tembo dove il neo laureato già lavora e continuerà a lavorare.
Durante il secondo lockdown, l’azienda aveva sperimentato la propria festa di Natale nel mondo virtuale di Minecraft.