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Come diventare travel blogger?

Tra le figure professionali legate all’avvento del web e dei social media, il travel blogger è senza dubbio tra le più invidiate. Tuttavia, fare della propria passione per i viaggi un lavoro a tempo pieno non è così semplice come sembra.

Cosa fa un travel blogger

Un travel blogger condivide le proprie esperienze di viaggio con un pubblico potenzialmente illimitato. I primi travel blogger erano semplici appassionati che volevano documentare i loro itinerari e le loro scoperte, attraverso un’attività non legata ad un discorso di tipo economico o professionale. Con il tempo, però, alcuni di loro hanno iniziato a guadagnare visibilità e a ricevere proposte di collaborazione da parte di aziende turistiche, alberghi, compagnie aeree, agenzie di viaggio e altre realtà del settore. Così, quello che era iniziato come un hobby è diventato con gli anni una vera e propria attività lavorativa, che richiede competenze specifiche e impegno costante. Per avere un termine di riferimento, il primo travel blogger del mondo è stato l’americano Jeff Greenwald, che ha aperto il suo travel blog 28 anni fa: un’eternità, quando si parla di internet.

Influencer che stanno riprendendo il loro viaggio

Come diventare travel blogger su Instagram

La figura del travel blogger, come suggerisce il nome, è nata e si è evoluta inizialmente attraverso i blog. Con l’esplosione dei social media, i travel blogger sono poi diventati travel influencer. Oggi un bravo travel blogger deve essere in grado di creare contenuti originali e di qualità, sui propri viaggi e sui trucchi del mestiere (ad esempio come risparmiare sul biglietto aereo), utilizzando diversi canali e formati, senza sbavature: blog, social media, podcast, e-book, ecc. I contenuti possono avere diversi scopi: informare, ispirare, intrattenere, educare o promuovere una destinazione o un servizio specifico.

I travel blogger devono quindi saper scrivere bene, fotografare, filmare, montare e interagire con il pubblico. Inoltre, devono essere sempre aggiornati sulle tendenze del settore turistico e sulle esigenze dei viaggiatori. Instagram è la piattaforma, insieme a YouTube, che ha consacrato questa nuova figura professionale. Se stai pensando di diventare travel blogger, devi innanzitutto decidere se avere sia un blog che dei canali social o se puntare esclusivamente su questi ultimi. Instagram non dovrà avere segreti per te: dal funzionamento dell’algoritmo ai migliori orari per postare foto e video, ti attende innanzitutto una fase di studio e formazione.

Come diventare travel blogger su YouTube

In questo settore la concorrenza, a prescindere dalla piattaforma, è sempre più numerosa e specializzata. Quindi, pensa fin da subito a quale sarà la tua nicchia di riferimento: viaggi per single, viaggi per famiglie, viaggi zaino in spalla, viaggi extra lusso e così via. Puoi anche specializzarti su un singolo Paese-città-continente o su un singolo tema (percorsi eno-gastronomici, turismo eco-sostenibile, ecc.). Si tratta di un lavoro che richiede passione, dedizione, creatività e flessibilità. I travel blogger, infatti, devono viaggiare spesso in condizioni non ideali (turbolenze, voli cancellati all’ultimo minuto, eventi climatici estremi sul posto, ecc.), adattandosi a culture e contesti anche molto diversi.

Inoltre dovrai familiarizzare con gli aspetti pratici della professione, come la ricerca di sponsor, la negoziazione dei contratti e la gestione del budget, la fatturazione, la tassazione e la burocrazia. Se all’inizio ti verrà spontaneo prendere ispirazione da altri travel blogger o travel influencer già attivi da tempo, impegnati a non diventare la brutta copia di qualcun altro. Basti pensare a quanti profili fotocopia de Il mio viaggio a New York – a partire dai nomi degli account – sono nati in questi anni in seguito al successo riscosso dal format ideato da Piero Armenti. I contenuti per YouTube, inoltre, hanno caratteristiche diverse dai contenuti per altre piattaforme, come Instagram o TikTok. Dunque, dovrai essere in grado di pianificare e realizzare video più lunghi e ragionati, curati nei dettagli e nella narrazione.

Travel blogger su TikTok

TikTok è oggi una piattaforma su cui essere presenti anche per i travel blogger. Come ben saprai, è il social più amato dalla Gen Z (anche se tra gli utenti sono in aumento sia i Millennial che i Gen X). Inoltre, questa piattaforma ha delle sue regole non scritte, diverse dagli altri social. Dunque, “allenati” a seguire le tendenze, che qui nascono e muoiono alla velocità della luce, ed eventualmente a partecipare alle challenge. I contenuti devono essere dinamici, veloci e d’impatto. Affina il dono della sintesi e impara ad usare gli effetti speciali.

Se hai già un profilo dedicato ai viaggi su Instagram, sarà tutto più semplice. Tra i travel influencer in grado di replicare su TikTok il successo ottenuto su Instagram ci sono, ad esempio, Giovanni Arena e La Tua Londra Official. Se il tuo obiettivo è crescere ed essere presente su più canali, sarà importante avere un bravo commercialista e uno o più collaboratori per quelle attività su cui è possibile delegare, come il montaggio video, la pianificazione dei post e la ricerca di collaborazioni a pagamento. Se hai già dei numeri importanti, puoi pensare di affidarti ad un’agenzia di talent management.

ragazzo con cappello che guarda il panorama e il mare

Quanto guadagnano i travel blogger?

Non è semplice rispondere a questa domanda. Partendo dallo strumento principale, il blog appunto, potrai ricorrere a diversi strumenti per monetizzare. I principali sono: inserimento di banner pubblicitari (Google AdSense o inserzionisti privati); pubblicazione di post/articoli sponsorizzati; inserimento di link di affiliazione; partecipazione a viaggi stampa, soggiorni #suppliedby, ecc.; vendita di prodotti/servizi paralleli (servizi fotografici, documentari, pacchetti di post per i social media, gadget, e-book, guide, ecc.).

Per quanto riguarda i banner AdSense, ad esempio, è possibile stimare un guadagno compreso tra € 0,40 e € 1,00 ogni 1000 impression. Partendo da questo range, si può pensare ad un guadagno medio mensile compreso fra i 70 e i 100 euro per un blog con 1.000/1.500 visitatori al giorno. Con una buona ottimizzazione e posizionamento dei banner, è possibile arrivare fino a 200 euro al mese.

Per quanto riguarda, invece, le pubblicazioni sponsorizzate, il prezzo per la realizzazione di un articolo e successiva diffusione sui social parte da un minimo di 100-150 euro e può arrivare fino a 500-1.000 euro. Per la partecipazione a viaggi stampa ed altri eventi, il compenso oscilla tra i 100 e i 500 euro al giorno, spese di trasporto escluse. Complessivamente, in Italia, un travel blogger professionista può guadagnare tra i 500 e 1.500 euro al mese solo con il blog. A queste cifre si aggiungono poi i ricavi che derivano dalle attività sui social media e dalla vendita di altri prodotti/servizi.

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