Discover

Dal giuramento all’incontro con Zelensky: i 2 mesi di Trump visti con gli occhi dei social media

Dopo la vittoria alle ultime elezioni presidenziali, il 20 gennaio scorso Donald Trump ha giurato da Presidente degli Stati Uniti d’America. Per il tycoon è stata la seconda vittoria alle urne. E, come nel 2016, i social media sono stati dei mezzi che hanno accompagnato il periodo di cambio della guardia. Infatti, già prima dell’insediamento su Facebook e su Instagram sono circolati hashtag come “Make America Great Again”. O ” Biden You’refired” (in italiano Biden sei licenziato) sotto ai post pro-repubblicani.

Con l’attesa per il giuramento a Washington, quando i canali televisivi hanno trasmesso in diretta i preparativi della cerimonia, sui suoi account il numero di follower è aumentato. A cominciare da X, che grazie all’arrivo di 1.100.000 nuovi follower l’account si è avvicinato al traguardo dei 100 milioni di seguaci. Anche altre piattaforme hanno registrato incrementi consistenti. L’account Instagram è cresciuto di oltre 400 mila follower, l’account TikTok di ben 100 mila. Mentre l’account di Truth social ha incrementato il pubblico di 66 mila nuovi follower.

La politica estera

La politica estera è una tematica che ha caratterizzato i primi due mesi della presidenza Trump con dei post in cui ha esposto le sue idee. Proprio su Truth il presidente Trump ha definito il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky “un dittatore”. Ciò ha spinto il presidente francese Emmanuel Macron a convocare il vertice a Parigi per discutere di un possibile intervento militare in Ucraina. Con l’incontro del 28 febbraio scorso, in cui c’è stato il battibecco tra il Presidente degli Stati Uniti, il Vicepresidente  J.D. Vance e Zelensky, Trump ha colto l’occasione per postare su Truth l’avvertimento al presidente ucraino di tornare quando sarà pronto per la pace.

Oltre alla guerra in Russia, anche lo scontro tra Palestina e Israele sta tenendo con gli occhi spalancati i capi di stato e di governo di tutto il mondo. E, se buona parte dei contenuti sul Medio Oriente riguarda foto o prese di posizione a sostegno di Israele o della Palestina, Trump ha condiviso un video sulla futura Rivera Gaza in cui si vedono il presidente americano e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyah seduti sulla spiaggia che bevono un drink. Nonostante si tratti di una parodia, Trump ha condiviso il video spiegando che si tratta di un’idea non molto dissimile dalla sua.

Quando si parla di governo statunitense l’accostamento a Elon Musk è diventato quasi meccanico. Dato che è stato nominato Capo del Dipartimento per l’efficienza governativa e più volte lo si è visto fisicamente vicino a Trump nelle occasioni pubbliche.

Il primo effetto del dissenso contro Musk è stato il de-platforming, cioè l’eliminazione di account su X di parte di persone note e persone comuni. Ebbene, con la nomina nell’Esecutivo anche i vip si sono schierati contro il fondatore di Tesla. Come la cantante Sheryl Crow, che in segno di protesta contro Elon Musk ha venduto la sua auto e ha postato il video sul proprio account Instagram con la didascalia “Arriva un momento in cui devi scegliere da che parte stare: addio, Tesla.”  Nel video, un carro attrezzi porta via l’auto di Sheryl Crow.

L’immigrazione spacca l’America anche sui social media

Ovviamente un politico come Trump non genera solo risonanza personale anche sulle sui suoi provvedimenti. Già nel giorno dell’insediamento alla Casa Bianca ha firmato leggi più restrittive sugli ingressi in America. Proprio l‘immigrazione è una tematica che ha animato i social media. E Trump non ha perso tempo per compiacere il suo elettorato. Tanto che lo scorso 25 gennaio sui canali della Casa Bianca sono state diffuse delle immagini di persone in catene in attesa di essere rimpatriate con la didascalia “Promessa fatta, promessa mantenuta”.

La foto sarebbe stata scattata alla Biggs Army Airfield, la base militare di Fort Bliss, a El Paso, in Texas, dopo che l’Immigration and Customs Enforcement (Ice) ha effettuato in tutti gli Usa 308 arresti di persone entrate illegalmente che sono stati deportate dagli Stati Uniti nel corso di un’operazione di massa. Il primo a prendere posizione contro la politica di Trump è stato il Partito democratico americano. E anche l’attrice statunitense Selena Gomez si è mostrata in lacrime dopo la pubblicazione delle foto. “Mi dispiace tanto. La mia gente è sotto attacco”, ha detto, mostrando tutta la sua sofferenza e la sua rabbia soprattutto quando, quel provvedimento, colpisce i più piccoli. “Vorrei poter fare qualcosa per i bambini. Non so cosa fare ma proverò tutto, ve lo prometto”. Il post è stato cancellato.

Le reazioni indignate

Anche per il giorno di San Valentino attraverso gli account ufficiali Trump non ha esitato a pubblicare un post anti-immigrati con la didascalia “Roses are red, violets are blue, come here illegally, and we’ll deport you “ (in italiano “Le rose sono rosse, le violette sono blu, vieni qui illegalmente e ti deporteremo”. Al contenuto sono seguite risposte di indignazione da parte di alcuni personaggi famosi. Come l’attrice Alyssa Milano che ha pubblicato il commento: “Questa è una risposta per dire: spero che il mondo sappia che questo paese è pieno di persone belle e laboriose che sanno che la diversità è la nostra forza. Siamo imbarazzati da ciò che questa amministrazione ha fatto per rendere il nostro paese e il mondo meno sicuri, meno sani, meno legali, meno democratici e meno empatici”. Al commento sono seguite più di 500 risposte sia di appoggio che di contrarietà.

Voto Latino, l’organizzazione nazionale dedicata all’emancipazione delle comunità latine attraverso l’impegno civico, ha condannato fermamente il post. Otre ai contenuti, ciò che ha scatenato le critiche da parte degli oppositori di Trump è stata la pubblicazione di post così provocatori sugli account ufficiali della Casa Bianca.

I social dopo l’avvento di Trump

Con la vittoria di Trump Mark Zuckerberg ha annunciato la fine del fact-cheking (la possibilità di controllare la veridicità delle notizie  e di altri contenuti sulle piattaforme Facebook, Instagram e Threas) e l’introduzione del sistema Community Notes che prevede la possibilità per gli utenti di fare delle precisazioni. Sebbene i presupposti ci siano è ancora presto per dire se con l’arrivo di Trump sui social media si tornerà ai picchi di odio social come siamo stati aiutati a vedere negli scorsi anni. Con discorsi di odio e fake news.

Così, al di là di ogni opinione, nel bene e nel male Donald Trump sui social media riesce a ottenere visibilità con i suoi contenuti.  

Ultimi articoli

Che cos’è e come funziona DeepSeek, l’AI cinese di cui tutti parlano

Semplice e veloce da usare, DeepSeek è la sorpresa 2025 nel mondo AI. Non mancano però i rischi, come privacy e censura.

Valentina Palange, viaggio sensoriale tra i profumi del caffè

Dietro ogni tazzina, una storia: scopri con Valentina Palange i segreti di un caffè perfetto, dalla coltivazione alla preparazione.

Ilenia Zodiaco: la più influente booktoker italiana

Chi è Ilenia Zodiaco? E perché è diventata – nel corso degli anni – la più influente e seguita booktoker italiana? Scopriamolo insieme, esaminando...

IQVIA Italia Nome Azienda IQVIA Indirizzo Via Fabio Filzi 29 Città Milano CAP 20124 Sito web https://www.iqvia.com/it-it/ Area di competenza Agenzia Digitale Referente Monica...

Contenuti social per la festa della donna: 5 idee per l’8 marzo

Dalle classiche citazioni all’originalità del fai-da-te, ecco qualche spunto per creare engagement in vista dell’8 marzo festa della donna.